Guerra virtuale by Gloria Skurzynski

autore:Gloria Skurzynski
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa, Romanzo, Ragazzi, Fantascienza, Junior Mondadori
editore: MyBookLibrary
pubblicato: 2010-12-06T16:00:00+00:00

Capitolo ottavo

Il giorno seguente Sharla non incrociò il suo sguardo e Brig non smise un istante di guardarlo. Lo pregava con gli occhi, il piccolo e sinistro Brig. Perché, indipendentemente da quanto si stesse impegnando, Corgan non riusciva a ottenere i punteggi abituali.

Era solo un po’ giù e nessuno disse niente, ma tutti se ne accorsero.

Quella notte la porta rimase chiusa. Mentre dormiva, Corgan affondò i denti nel cuscino di aerogel.

La mattina seguente si alzò e corse per qualche miglio sulla pista da corsa virtuale della Scatola, poi sollevò pesi fin quando i bicipiti gli fecero male. Durante l’allenamento Mendor comunicò: — Mancano dieci giorni alla Guerra. Secondo le regole concordate dalle tre Federazioni, questo è il giorno in cui la vostra squadra conoscerà lo scenario in cui verrà combattuta.

La Scatola si riempì di immagini di colline e pianure polverose, piene di leggeri avvallamenti. Una granata esplose vicinissimo a lui, sollevando una striscia di fiamme arancioni, e una pioggia di terriccio lo investì. Si coprì le orecchie… dopo lo shock sonoro, rabbrividiva a ogni rumore forte.

— È così che venivano combattute le guerre settant’anni fa — spiegò Mendor. — Per vostra fortuna, quella che combatterete non sarà così brutale, ma verrà accompagnata da tutti i rumori delle guerre vecchia maniera.

Corgan aggrottò le sopracciglia, preoccupato. Non era una prospettiva piacevole.

— Non vedrete le altre due squadre — prosegui Mendor. — Non sappiamo nulla su di loro, tranne che ognuna è composta da tre giocatori. — L’aspra voce di Mendor si addolcì un po’. — E anche loro non sanno niente di voi tre. Ecco le regole: le immagini con cui giocherete saranno quelle di veri soldati in divisa da combattimento. Tutte le mosse sono state programmate per ricreare scenari di guerra identici a quelli del ventesimo secolo: carri armati, aerei da combattimento, bombardamenti aerei e fuoco d’artiglieria, per non parlare di gas velenosi, agenti tossici, chimici e della contaminazione batterica. Non andrete mai all’attacco, vi è permesso soltanto difendere le vostre truppe, trasferendole su un terreno sicuro.

Corgan domandò: — Posso parlare, Mendor? Se non possiamo attaccare, se l’unica cosa che possiamo fare è difenderci, come facciamo a vincere la Guerra?

— Abbi pazienza! — ordinò Mendor-Padre. — Spiegherò il resto delle regole più tardi. Per adesso voglio che tu, Corgan, sposti i soldati per abituarti. Brig starà a guardare.

I soldati erano grandi come la mano di Corgan, ma sembravano reali in tutto e per tutto: avevano ciascuno la propria fisionomia e vagavano senza meta sul terreno ricoperto di buche.

— Radunali, Corgan. Allineali in plotoni — gli ordinò Brig attraverso l’auricolare.

Lui allungò la mano troppo rapidamente e annientò una dozzina di soldati. Brig sospirò. Sentendosi in colpa, Corgan alzò lo sguardo verso Mendor.

Come se non volesse sgridarlo davanti a tutti, Mendor gli parlò dolcemente: — Ti rendi conto, adesso, che gli allenamenti di Precisione e Sensibilità avevano uno scopo preciso? Devi spostare i tuoi soldati come spostavi il quadrato laser: comprimendo il campo elettromagnetico. Non toccarli mai direttamente! Sono stali progettati in modo che la tua mano li faccia agire, muovendosi a una distanza di cinquecento micron da ogni immagine.

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